Gianfranco Frattini

Gianfranco Frattini nasce a Padova il 15 maggio 1926, nel 1953 si laurea in Architettura al Politecnico di Milano ed entra nello studio di Gio Ponti. Già nel 1954, proprio grazie a Ponti, inizia a collaborare con Cesare Cassina, che rimarrà, per sempre, un importante punto di riferimento. E’ tra i fondatori dell’ADI e viene più volte coinvolto nel direttivo della Triennale di Milano. Apre il suo studio, inizialmente con Franco Bettonica, a Milano in via Lanzone. Numerose le aziende con cui collabora nel campo del furniture e del lighting design, tra esse Bernini, Arteluce, Knoll e Artemide, per cui, con Livio Castiglioni, progetta un capolavoro assoluto, la lampada da terra “Boalum”, prima di tutto un’invenzione tipologica.


Fondamentale sarà per Frattini anche il rapporto con Pierluigi Ghianda, ebanista di Bovisio Masciago, rapporto che, oltre all’ aspetto umano, racconta la passione di un lavoro vissuto vicino agli esecutori, sempre attento alla qualità della realizzazione e delle storie progettuali. Il legno è senz’altro per Frattini il materiale prediletto. Alcune delle sue architetture degli interni, altro campo professionale in cui Frattini lascia un’ importante testimonianza, segnano i riti sociali della città di Milano, agli inizi degli anni ’60, in particolare lo Stork Club e il ristorante St.Andrews. Inoltre bisogna ricordare le realizzazioni a Portofino, a Capri e gli interni dell’hotel Hilton a Tokyo. Numerose le segnalazioni al Compasso d’Oro, così come le Medaglie e i Gran Premi della Triennale di Milano. La rivista Domus pubblica regolarmente le sue realizzazioni. Nel 1988 Pier Carlo Santini gli dedica un’importante  monografia. Gianfranco Frattini muore a Milano il 6 aprile 2004. Nel 2007 Giuliana Gramigna e Federica Monetti scrivono per Franco Angeli Gianfranco Frattini: architetto d’interni e designer. Suoi prodotti sono esposti nelle collezioni permanenti dei maggiori musei di design e arti decorative del mondo.

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