Chester | Poltrona

Renzo Frau

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CHF 7.950
Il divano Chester ha un molleggio ottenuto con molle biconiche in acciaio, posizionate a mano e fissate a cinghie di juta su una struttura portante in faggio stagionato. L’imbottitura del sedile è in crine gommato, mentre schienale e braccioli sono in crine vegetale modellato a mano. I cuscini della seduta sono in piuma d’oca. I piedi possono essere sferici o alti, nella finitura faggio tinto noce scuro o faggio laccato nero. Sono anche disponibili in legno rivestito in pelle. 

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Chester | Poltrona

Renzo Frau
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Le immagini mostrate sono a scopo illustrativo. Le finiture e/o i motivi effettivi possono variare a causa delle caratteristiche uniche delle materie prime naturali

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Concept e Design
Il divano Chester rimanda al modello classico dell’Inghilterra edoardiana, ripreso da Renzo Frau nel primo catalogo del 1912, ispirandosi ai divani e alle poltrone che popolavano in quegli anni i club e le country house inglesi. Da allora un’icona del marchio Poltrona Frau, Chester si distingue per il plissé dei braccioli che chiudono degnamente la ricca lavorazione a capitonné del manto, eseguita interamente a mano. 
Disegnato da
Renzo Frau

Lorenzo Frau, detto Renzo, nasce a Cagliari nel 1881. Lascia la Sardegna per prestare servizio militare a Milano, congedandosi con il grado di tenente di fanteria. Sposa Savina Pisati e si trasferisce a Torino, allora città nevralgica per la cultura italiana. Inizialmente si impiega come rappresentante di commercio per la ditta Gribaudi e quindi per la Dermoide Patent, produttrice di finta pelle. Recatosi in Gran Bretagna per lavoro ha l’occasione di scoprire le poltrone modello Chesterfield, ne intuisce immediatamente le potenzialità e ne inizia, con successo, l’ importazione in Italia. Contemporaneamente però è attratto anche da modelli propri allo stile francese e a quello mitteleuropeo. Decide così di creare un suo laboratorio artigianale di produzione. È il 1912: nasce Poltrona Frau. Dall’iniziale lavoro “in stile” ben presto Frau passa alla progettazione diretta. Poltrona Frau diviene non solo un polo produttivo, ma anche un punto di incontro per artisti e intellettuali. Renzo Frau utilizza tali rapporti per consolidare l’immagine del marchio: i modelli di successo si susseguono rapidamente. Allo scoppio della Prima Guerra Mondiale, Frau viene richiamato alle armi, la moglie Savina assume con coraggio le redini dell’azienda. Le poltrone di Frau intanto entrano nei palazzi più importanti, venendo utilizzate anche dalla casa reale. Renzo Frau muore prematuramente nel 1926. Lascia un cospicuo archivio di progetti che consentiranno alla moglie di alimentare con coerenza la produzione Poltrona Frau negli anni a venire.

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