Nel corso delle vostre carriere, chi è stata la figura creativa più influente per ciascuno di voi?

Draga: Ettore Sottsass per il suo coraggio nello sfidare le convenzioni estetiche.
Aurel: Robert Rauschenberg, Cy Twombly, Gerhard Richter e Joseph Beuys, che hanno ampliato la mia visione del mondo artistico.

Quando eravate bambini, quali erano i vostri giocattoli preferiti e pensate che quelle prime interazioni con gli oggetti abbiano influenzato la vostra sensibilità nel design oggi?

Draga: I Lego, mi hanno insegnato a costruire e a pensare in modo modulare.

Aurel: Il mio go-kart, sfrecciavo per le strade e i parchi di Monaco ed era pura libertà.

Qual è l’oggetto senza il quale non potete assolutamente vivere?

Draga: Il mio taccuino, dove nascono tutte le mie idee.
Aurel: La mia penna stilografica, il primo passo di ogni progetto.

Se poteste possedere qualsiasi opera d’arte da un museo, quale sarebbe?

Draga: Vorrei il 'Torso del Belvedere' dai Musei Vaticani per la sua perfezione formale.
Aurel: Senza dubbio, un’opera di Mark Rothko per la sua profondità emotiva.

Immaginate di organizzare una cena con tre personalità famose, vive o morte. Chi invitereste?

Draga: Coco Chanel, Salvador Dalí e David Bowie per una serata di creatività ed eccentricità.
Aurel: Leonardo da Vinci, Steve Jobs e Albert Einstein per una conversazione insolita.

Oggi il dibattito si concentra sull’intelligenza artificiale, con tutte le sue opportunità e rischi. Come vi sentite a riguardo e, se poteste suggerire l’introduzione di una nuova tecnologia nel mondo, quale sarebbe?

Draga: Mi piacerebbe vedere una tecnologia che integri sostenibilità e design senza compromessi.
Aurel: Vorrei che l’IA fosse un consulente quando sono indeciso su una scelta creativa.

Se aveste potuto disegnare un qualsiasi pezzo esistente dal catalogo di Poltrona Frau, quale sarebbe?

Draga: Mi sarebbe piaciuto disegnare il 'Chester', un classico senza tempo.
Aurel: Un tavolo da pranzo, un elemento centrale in casa.